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Riflettendo mordendo una mela guardando fuori dalla finestra

  • 01/06/2014 19:28:42

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Ma perchè il modello di aggiornamento di Microsoft è "fastidioso", mentre quello di Apple no?

È un pò di tempo che ci penso, e non per scatenare una polemica. Cercando di essere obiettivo nell'esposizione delle mie impressioni, la riflessione che mi pongo è: ma perchè il modello di aggiornamento di Microsoft è "fastidioso", mentre quello di Apple no? 

Premetto che non sono molto pro-Apple, per quanto riconosca che abbia cambiato veramente il modo di vedere le cose (soprattutto siano, a mio avviso, dei pionieri nell'esperienza utente e dell'interfaccia grafica). 

Ma torniamo all'argomento originale. Sento in continuazione lamentele ormai ininterrotte sugli aggiornamenti di Windows, su quanto il cambio di versione sia traumatico, sul fatto che con l'abbandono di Windows XP (finalmente aggiungerei) Microsoft abbia messo in ginocchio le aziende costringendole a cambiare. Sono tutte cose più o meno vere, nella misura in cui tutti (e intendo dire davvero tutti) si sono ben visti di pensare al cambiamento mentre avessero già annunciato da 5 anni che Windows XP sarebbe stato abbandonato. Certo Vista non è stato di incoraggiamento, ma Windows 7 sicuramente è un ottimo sistema operativo. E comincerei dal dire che molti programmi per Windows 7 giravano anche su XP e viceversa (parlo di produttività). Questo processo si chiama retrocompatibilità. Per poi parlare di aggiornamenti, ormai sono abbastanza stabilizzati. Ogni secondo martedì del mese abbiamo il mastodontico Windows Update che, per gli amanti dell'essere informati (cioè una nostra minoranza) ha un bollettino dettagliato, una newsletter, ed una data fissa. Nel bene o nel male, si sa che cosa ci si aspetta e quando. 

Passiamo alla controparte, che per definizione non ha un processo di aggiornamento particolarmente chiaro e cadenziato nel tempo, nè per i propri sistemi operativi nè per il pacchetto applicativo, ma quelle possono essere scelte più o meno condivise. Secondo me, però, il vero aspetto da considerare è questo. Prendiamo iOS per esempio: è uscita la 7.0 (e dopo una settimana la 7.0.1 - ma va beh). Enormi problemi di compatibilità in "avanti" (ossia App della 6 che funzionavano parzialmente o per niente con la 7), un'interfaccia grafica totalmente diversa sia per aspetto che per funzionalità. Le nuove applicazioni che girano su 7 non girano sulla 6 (quindi niente retrocompatibilità) e quelle che ancora supportano la 6 nutrono qualche difficoltà in avanti (e verranno discontinuate). Ti ritrovi obbligato ad abbandonare la versione 6 perchè non più supportata (da un giorno all'altro - nda) dalla casa madre che la discontinua in tempo reale. 

Insomma, forse il fattore psicologico prevale sulla realtà dei fatti. Siamo così abituati a lamentarci di casa Microsoft e ad idolatrare Apple che non si ha più l'obiettività della realtà. Apple, pur essendo un produttore di eccellente valore innovativo, può continuare a trascinare orde di persone secondo i propri desideri e volontà, costringendo l'utenza ad abbandonare abitudini e il piacere di usare un'interfaccia grafica a favore di un'altra. Microsoft, di contro, ha continuato a rilasciare aggiornamenti per un sistema operativo del 2002 (12 anni!!!) a grande richiesta dell'utenza che non voleva abbandonare un sistema operativo, malgrado dal 2009 (Ottobre per l'esattezza) vi fosse un sistema operativo perfettamente equiparabile al precedente (Windows 7), se non addirittura migliore. Questa, però, merita gli insulti e le critiche di tutto e tutti, anche nel settore IT (quando, la realtà dei fatti, è che avevate appena iniziato a conoscere bene XP a furia di cercarne le soluzioni ai problemi su Google). 

Non è che banalmente la pigrizia mentale che pervade un po' tutti, è tale da spingere a farsi trascinare dall'acqua di un fiume (Apple), lamentandoci quando ci porta a sbattere contro gli scogli (Microsoft), invece di imparare a fare un po' di sano rafting (culturale)? 

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